Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

      
   
  
  
  
  
  
  
  
  
    
       
   
  
   
  
  
  
  
  
  
  
    
  
  
  
  
  
Capo sesto. 
  
Discutendo la soluzione 36) ottenuta, si riconosce che pren- 
dendo il radicale col segno +, per valori di v abbastanza grandi 
si hanno per i valori positivi; ma per valori di v assai piccoli, 
inferiori a un certo limite determinato, i resulta negativa. Ri- 
servandoci di considerare in seguito questi valori speciali di v, 
supponiamo per ora che il valore di i resulti positivo. L’ equa- 
zione 36), aggrupparido in modo diverso i termini sotto il ra- 
dicale, può anche scriversi: 
+ 
ira den) 
  
+3 Vpu=xvwta—t4@=pa+pd)v | 
Per semplicizzare ancora le notazioni poniamo: 
  
La 
Ue 
i Ki di (38) 
W muli 
ce=qT pat bp, (39) 
e avremo 
  
i=1(pw—a—b)+\(pwFa-D'+4cw. (40) 
Per farci un’idea esatta delle condizioni da cui dipende la 
i e dei valori che potrà avere, faremo ora le considerazioni 
seguenti. 
La costante c definita dalla 39), a seconda della costru- 
zione della macchina può essere positiva o negativa, e quindi 
può in alcuni casi esser uguale a zero. Allora, se c = 0, la 40) 
si semplicizza notevolmente, e dà: 
i=pw —D. (41) 
Se ci rappresentiamo graficamente il valore di i prendendo 
per ordinate i valori di i e per ascisse quelli di %', si ottiene 
una linea retta, che taglia l’asse delle ascisse nel punto di ascissa 
b i 
uguale a — e fa col medesimo asse un angolo la cui tangente 
  
ct N 
O: OL es re
	        
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