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Teoria delle macchine dinamo e magnetoelettriche. t75
Indicando con F'una funzione da determinarsi,
scriveremo
perciò
i=F(7). (2)
i i Hog:
Per determinare tal funzione di 7 bisogna far agire la mac-
china con velocità diverse v inserendo diverse resistenze R note
nel circuito, come il Fréhlich ha fatto per molte delle mac-
chine costruite dalla Casa Siemens & Halshe; per ogni ricerca
si determina v ed R, si calcola il loro rapporto e quindi la
V i
espressione #7, e st prendono questi valori per ascisse di una
e
curva, le cui ordinate corrispondenti sieno le intensità 1 osser-
vate sperimentalmente nei diversi casi: la curva che così si
ottiene rappresenta l’ andamento dell’intensità della corrente per
v
i diversi valori di p: ed è dal Fròhlich chiamata la curva
della corrente.
Determinata questa curva si può dire di conoscere perfet-
tamente l’andamento della macchina, e di
tutte le questioni ad essa relative.
Così, per esempio, se si domanda quale intensità i si ot-
terrà dalla macchina per una data vel
poter rispondere a
ocità v e per una data
- i n
resistenza R, basterà determinare il valore dell’ espressione —
(ove n è noto, perchè rappresenta il numero delle spire del-
l'indotto), e cercare sulle curve anzidette qual è l’ordinata che
Ù a i #5
corrisponde all’ ascissa Ri tale ordinata rappresenterà il valore
di î per quel caso. In modo analogo si vede come sia possibile
determinare sempre una delle tre quantità i, 0, R, quando se
ne conoscano due. Dai valori di i e di R, mediante la relazione
E= Ri (legge di Ohm) si deduce poi anche 1
motrice della macchina.
Sarebbe peraltro assai scomodo nella pratic
a forza elettro-
a, e non acces-