180 Capo sesto.
Il Cabanellas ha fatto recentemente osservare come dalle
esperienze eseguite dal Deprez su una macchina Gramme
(tipo atelier) resulti che il campo magnetico di una macchina
in moto è maggiore del campo magnetico statico della stessa
macchina, cioè di quando, essendo fermo l’indotto, nell’ indut-
tore circoli la stessa corrente magnetizzante. Dalle stesse espe-
rienze del Deprez egli deduce ancora che la resistenza dell’ in-
dotto aumenta quando esso è in moto, e ciò per la produzione
di una forza controelettromotrice dovuta all’induzione del cir-
cuito mobile su sè stesso, induzione che la teoria prevede (104),
e che agisce appunto come un aumento di resistenza.
Il deficit che anche le migliori macchine presentano sem-
pre nella loro azione non deve quindi attribuirsi del tutto alle
correnti Foucault (11), ma anche in parte alle anzidette cor-
renti parassitarie che si destano nel circuito indotto, e si è già
veduto (105) come si possa attenuarne l’ effetto nocivo.
8. Teoria di Marcel Deprez.
118. La corrente anzidetta che deve essere indotta nel cir-
cuito mobile di una dinamo, e della quale abbiamo detto come
sia stata constatata l’ esistenza, indebolisce notevolmente l’inten-
sità del magnetismo efficace, ed abbiamo veduto (104) come il
Clausius abbia di ciò tenuto conto introducendo nelle sue for-
mole il termine — piv. Il dottor Fròhlich, pur avendo ri-
conosciuto con numerose esperienze che tal diminuzione può
giungere talvolta fino al 20 per cento, nel sostituire la retta
rappresentata dall’ equazione 3) del $ 114 alla forma reale che
avrebbe la curva della corrente, ha fatto astrazione da quella
causa d’ indebolimento; perchè, come abbiamo veduto (115), fra
le altre condizioni che si richiedono per portare la 3) del Fròh-
lich a coincidere con un caso specialissimo della teoria del
Clausius, trovasi pur quella che sia p= 0.
Anche Marcel Deprez, astraendo dall’azione secondaria