Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

   
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Teoria delle macchine dinamo e magnetoelettriche. 18) 
  
ad una data velocità. Infatti la pratica mostra, d'accordo con 
la teoria (102), che se il campo magnetico si mantiene costante 
la forza elettromotrice di una macchina è proporzionale alla 
velocità di rotazione. Per le dinamoelettriche questa legge non 
val più; ma per gli usi pratici si può ritenere sempre valida, 
almeno entro certi limiti determinati; quindi se dalla caratteri- 
stica costruita per una velocità v si vuole ottenere quella rela- 
tiva ad. una nuova velocità v', basterà che tutte le ordinate della 
prima curva si varino nel rapporto di v' a +. 
Abbiamo veduto che per una data velocità di rotazione la 
caratteristica dipende dalla costruzione della macchina; quindi 
essa varierà se cambia il numero delle spire o la loro distri- 
buzione sull’indotto. Supponendo che cambi il numero delle 
spire senza che cambi l’intensità della corrente, poichè a con- 
dizioni rimanenti uguali la forza elettromotrice è proporzionale 
al numero delle spire, dalla caratteristica costruita per un nu- 
mero x di spire si otterrà quella corrispondente ad un altro 
numero #', variando le ordinate nel rapporto di n' ad n. 
Se invece, senza alterare nè il volume della spirale, nè 
l'intensità del campo. magnetico, si cambia soltanto la maniera 
di avvolgere il filo, poichè allora deve rimaner costante il pro- 
dotto dell’intensità della corrente per il numero delle spire, in 
ciascuna spira la corrente varierà in ragione inversa del loro 
numero totale. Quindi la forza elettromotrice E che quando le 
spire erano w corrispondeva all’ intensità I, quando le spire sa- 
l (oe sali i 
ranno n corrisponderà all'intensità — . La nuova caratteristica 
n 
si otterrà perciò variando le ascisse nel rapporto di n ad n°. 
Per trovare l’intensità della corrente che corrisponde a una 
data resistenza, non è necessario costruire la nuova caratteristica, 
sia che si vari o la velocità della macchina, o il numero delle spire 
sull’ indotto. Infatti sia O B, (fig. 122), la caratteristica che vale 
per una data velocità o per un dato numero di spire: sull’ asse 
Oy si prenda il segmento Or che rappresenta la resistenza 
data, 7, e sul prolungamento di O x il segmento O O' che rap- 
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
   
  
  
  
  
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
  
  
  
  
  
 
	        
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