186 Capo sesto.
presenti il rapporto % fra la nuova e la precedente velocità, o
fra il nuovo eil primitivo numero di spire, misurandolo con
la stessa unità lineare che si è adottata per O r; si conduca O'r.
e da O la parallela O B ad essa, finchè non incontri la carat-
teristica; siccome si ha dalla figura:
4 e quindi AB
dg CI
le rette O A ed AB rappresentano rispettivamente l’ intensità e
la forza elettromotrice
domandata.
Se invece son date
la forza elettromotrice E
o la intensità / di una
macchina, e si vuol sape-
re quale sarà la resistenza
del circuito, basterà de-
terminare il punto B della
curva cui corrisponde o
F1D-0122.
la data forza elettromo-
trice BA=E, o l'intensità 04=*%]I; unire B con O, e dal
punto O' (tale che sia O 0'= k) condurre la retta O'r parallela
ad OB; la Or rappresenterà la resistenza cercata.
122. Supponiamo ora che la corrente prodotta da una di-
namo venga impiegata a fare agire un motore elettrico, che
può essere un’altra dinamo qualunque. Il movimento dell’ in-
dotto di questa seconda dinamo produce una corrente contraria
a quella che fornisce la prima, e perciò il circuito complessivo
sarà percorso da una corrente la cui intensità si avrà dividendo
la differenza fra le forze elettromotrici delle due macchine per
la resistenza del circuito complessivo. Siano O A e O B le ca-
ratteristiche delle due dinamo (fig. 123); la prima relativa alla
velocità v e l’altra alla velocità v' con la quale l’indotto della
seconda macchina è messo in moto dalla corrente che vien for-
nita dalla prima. La forza elettromotrice resultante sarà, per