Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

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Teoria delle macchine dinamo e magnetoelettriche. 189 
  
Facendo variare R in modo da ottenere un gran numero 
di valori di Z e di 7, il Lucas riconobbe che la legge secondo 
la.quale T dipende da I è data da 
o(I-bY = 735,7 (k— T). (2) 
Costruendo la curva rappresentata da questa equazione, i tre 
parametri g (resistenza), » (intensità) e X (lavoro meccanico) 
si determinano graficamente, e poichè la curva passa per l’ori- 
gine delle coordinate, la 2) è soddisfatta per /=0, T=o0, 
e ci dà 
ph° =-735,7k, (3) 
Eseguendo le operazioni indicate dalla 2) si ha: 
pr dh ate as iprgen1p; 
ponendo nel secondo membro i valori che per ciascun termine 
si hanno dalle 3) e 1), otteniamo 
e(1° +b°—2Ib=phb°—(R+I° 
da cui riducendo, e ponendo: 
20h=o0, (4) 
si ottiene 
(R+rt9)I=2ph= 0. (5) 
La © si esprime in volta, e p è una resistenza fittizia cui 
non corrisponde nessun lavoro meccanico. 
Le 1) e 5) contengono tutte le leggi del modo di agire 
della macchina, allorchè il suo indotto ha una data velocità co- 
stante (di # giri) ed ha i rocchetti aggruppati nel modo definito 
dai valori di p. e di v. 
Le esperienze del Lucas, hanno mostrato che i parametri 
o e © aumentano proporzionalmente ad n, cioè che si ha: 
q=a ban, p=b+8wn, (6) 
dimodochè per una velocità qualunque definita da n la equa- 
     
    
  
   
  
   
    
  
  
   
   
     
   
   
  
  
  
   
   
   
  
  
   
  
  
  
  
 
	        
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