198 Capo settimo.
tenere-ai.serrafili:della macchina; divisa per l’in-
tensità (00’) della. corrente che fornirebbe. la sola
rotazione dell’indotto, sia numericamente uguale
alla. resistenza interna (R) della macchina.
La fig. 126 mostra la disposizione Deprez per ottenere
(in seguito ai resultati precedenti) una forza elettromotrice
costante, qualunque sieno le variazioni
E Le
KAMA AKA
LITI che subisce la resistenza del circuito
Ut)
o complessivo. Gli elettromagneti hanno
una spirale separata dc, nella quale si
manda la corrente costante o di una
pila o di una seconda macchina, e alla
velocità di rotazione dell’indotto si fa
poi raggiungere il valore critico per il
quale è soddisfatta la relazione 1) pre-
cedente. |
È evidente che una volta stabilita
l'intensità della corrente che si manda
cimenta nel circuito separato È c, la velocità cri-
tica resulta determinata ‘da essa e dalla
resistenza interna della macchina; e che viceversa una velocità
qualunque può funzionare da velocità critica quando si scelga
convenientemente l'intensità della corrente ausiliaria. Alla diffe-
renza OF di potenziali ai serrafili della macchina può farsi poi
prendere un valore qualunque per ogni velocità di rotazione:
basterà perciò che si mandi nella spirale dc una corrente tale
che la caratteristica corrispondente a quella data velocità e alla
sola corrente ausiliaria resulti rappresentata, anzichè dalla retta
O H del caso generale sopra trattato (fig. 125), dalla retta O B,
la tangente trigonometrica del cui angolo coll’asse OX rappre-
senti la resistenza interna della macchina.
Questa disposizione si applica con vantaggio nelle mac-
chine destinate all’ illuminazione con le lampade a incandescenza,
nelle quali appunto si richiede che la differenza di potenziali
ai poli della macchina resti sempre costante.