Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
      
   
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
   
     
  
   
   
    
    
   
    
   
206 Capo settimo. 
  
e il caso di 
o= 26 
corrisponde all’accennato valor limite di m;. Se il numero delle 
spire del circuito diretto si prende un poco maggiore di quello 
che corrisponderebbe a questo valore di f, per la tensione ai 
poli della macchina si ha quella .curva che, da un certo valore 
di & in poi, più di ogni altra si avvicina ad una retta sensi- 
bilmente parallela all’asse delle ascisse, cioè si ha quella curva 
cui corrisponde una tensione quasi costante. 
In seguito a queste’ osservazioni è facile determinare ciò 
che occorre per costruire un dinamo a tensione costante. In- 
fatti, se il circuito derivato della macchina è parallelo all’ in- 
ì ii i ali 
dotto, e se si suppone di poter trascurare la frazione È ‘di 
n 
fronte all’unità, per ottenere la 5) basta porre nella corrispon- 
dente delle (4): 
  
Ma 
a=a+d, eda n, 
n 
  
A=fv, B=£, 
e la condizione I) diviene: 
Ai AS (Il) 
-d+a ni 
  
Se il circuito derivato è invece parallelo al circuito esterno, bi- 
sogna fare: 
  
  
Ma 
a=40 d == n 
+ 2 8 mM, + Ma 3 
n 
d'2p g= A: 
m,+ ma 
e la condizione I) diviene: 
fv n Ma 
È ty da 
————— 
m, + Ma 
   
 
	        
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