Norme generali per la costruzione delle macchine elettriche.
ove c e c' sono delle costanti, cioè:
c=\mkB, cd=\m' kB.
Ora dalla 4) del $ 102 si vede che la forza elettromotrice
E indotta nelle spire del circuito mobile quando fa v giri al
! secondo, può assumersi data da
E=nv(W'-W")
ove n è il numero delle spire, e W' e W'" sono due valori
del potenziale elettrodinamico definito al $ roI.°
Se si suppone che nell’induttore circoli la corrente costante
I i, il calcolo mostra che si può porre:
| :
| n(W!- W')=at tS
| AA
essendo x una costante dipendente dalla capacità magnetica del
ferro dolce, dalla figura e dalle dimensioni, nonchè dalla posi-
zione relativa dei due circuiti; dunque potremo scrivere
pri
cuiagi: ! 3)
Il lavoro L equivalente all’ energia elettrica della macchina
sarà (28):
Ireeb 1
ove 1' è la corrente che circola nell’indotto, e quindi per la 3)
si avrà:
Do
L=av xa (4)
sostituendovi per A ed A' i loro valori 1) e 2) avremo:
ed WR E
Di questa energia totale una parte.
| I=Rî Ri? (6)
va impiegata (29) a riscaldare i due circuiti; la rimanente:
L-l=a vii (RR'—(Ri+Ri°),
E