Full text: Le macchine magnetoelettriche e dinamoelettrich

  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
     
  
   
  
  
  
  
  
  
  
   
  
    
   
  
  
  
  
  
  
  
  
   
  
  
  
  
  
   
  
    
228 Capo ottavo. 
  
do ; ; si 
ove a =—, è la parte di energia che può essere utilizzata. 
cc 
Si vede che la parte utile potrà avvicinarsi quanto si vuole ad 
L col fare v grandissimo; ma per noi interessa invece deter- 
minare i valori che devono avere R ed R' onde, per una data 
velocità v, si abbia il massimo valore per L— 1, o cioè sia 
grande più che è possibile il rapporto fra l’energia totale L e 
quella che va perduta in calore. 
Sia o tal rapporto; cioè sia =: dalle 5) e 6) avremo: 
ii VRR i 
ARL (7) 
Se le due spirali dell’induttore e dell’indotto sono nello 
stesso circuito si avrà 
128t, 
e quindi 
VRR' 
anna (8) 
  
Se si suppone che sia dato v e che «, sia costante, potremo 
supporre dapprima che sia data anche la resistenza totale del 
circuito, che cioè la somma R+ R' sia costante. Allora perchè 
o sia massimo, l’espressione | RR' dovrà esser massima; e te- 
nendo conto della condizione R + R' = costante, l’ algebra c’in- 
segna che ciò accadrà per 
R=R" 
Quindi se si trattasse di volere una data resistenza nel cir- 
cuito complessivo, bisognerebbe fare in modo che metà di essa 
fosse nel circuito dell’ induttore, e l’altra metà in quello del- 
l’ indotto. 
Ma « non è costante, e decresce (104) coll’aumentare della 
forza magnetizzante; e poichè in generale il suo valore dipende 
dal ferro dolce dell’induttore più che da quello dell’indotto, « 
diminuirà coll’aumentare di R e col diminuire di R', talchè pel 
massimo di p (colla condizione v = costante) converrà che sia 
 
	        
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