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Le macchine magnetoelettriche. 35
cialmente quando la macchina si vuol far servire a produrre
scintille, a magnetizzare dell’acciaio, o in esperienze di fisio-
logia. Togliendo lo strofinatore 4, questo commutatore funziona
come quello ordinario.
Per l’analogia che c’è con le pile voltaiche, i due serrafili
che sono connessi con gli strofinatori si chiamano i due poli
della macchina, e per effetto del commutatore la corrente è sem-
pre diretta da uno dei poli all’altro nel circuito esterno. Si
chiama polo positivo quello, dal quale la corrente entra nel cir-
cuito esterno.
3%. La macchina St6hrer segna il passaggio alle grandi
macchine costruite allo scopo di ottener la luce elettrica.
L’induttore, che è fisso, vi è composto da tre fasci di ca-
lamite permanenti a ferro di cavallo, situati verticalmente in
modo che i sei poli sien situati ai vertici di un esagono re-
golare e si succedano con nome alternativamente contrario. Al
Fio:
disopra dell’ induttore, in forma di elettromagneti diritti fissati
ad un disco di ferro e affacciati ai poli dei 3 magneti, ruotano
6 rocchetti le cui spire sono avvolte in modo che le correnti
in esse prodotte in uno stesso momento sieno dirette in tutte