50 i. Capo terzo.
svolgimento di calore rende ragione della rilevante perdita di
forza motrice che si ha in queste macchine, ed ha indotto gli
inventori a cercare dei mezzi per evitarlo. Riserbandoci di in-
dicarli in seguito, noteremo che il Ladd usava di raffreddare
i rocchetti, dirigendovi sopra un getto d’acqua fredda.
46. La macchina Siemens & Halske a due cilindri
è costituita da 6 grandi elettromagneti posti orizzontalmente,
con 6 doppie branche e 12 poli. A ciascuna estremità della
macchina ruota fra quei poli una potente elettrocalamita a ci-
lindro. Una disposizione ben ideata di commutatori e di serrafili
permette di combinare in tutti i modi possibili le spire degli
elettromagneti inducenti e quelle dei due circuiti indotti. La
macchina pesa complessivamente 1000 chilogrammi e vi sono
impiegati 208 chilogrammi di filo di rame isolato. Quello del
circuito indotto ha un diametro di millimetri 2,5, fa su ciascun
rocchetto 200 giri e vi ha una resistenza di 1,56 Ohm leg.;
quello degli elettromagneti fa su ciascuna branca 400 giri, ha
il diametro di 3 millimetri e una resistenza di 0,27 Ohm leg.
Facendo servire uno degli indotti ad eccitare gli elettro-
magneti inducenti, con l’altro si ottiene una corrente capace
di fornire 10 centimetri cubi di miscuglio esplosivo al secondo,
e di dare una luce molto viva, anche di pieno giorno: a ciò
si richiede una forza motrice da 4 a 5 cavalli-vapore.
47. La macchina Weston, che appartiene al tipo Sie-
mens, serve per la galvanoplatica e consiste in due serie con-
centriche di 6 rocchetti ciascuna (fig. 29): la serie esterna
(induttore) è fissata ad un tamburo di ferro e le spirali dei 6
rocchetti son riunite in modo da formare 3 elettromagneti a
ferro di cavallo coi poli alternati, e che vengono eccitati me-
diante la corrente che si ottiene nell’indotto. I 6 elettroma-
gneti di questo son fissati ad un tamburo più piccolo interno,
e girevole; nelle loro spirali si producono correnti alternate
che si raddrizzano con un commutatore speciale. Esso è com-
posto da un disco fissato all’ asse di rotazione e alla cui peri-
feria son praticate tre incavature nelle quali son poste 3 lamine