Le macchine dinamoelettriche.
metalliche, isolate dal disco, ma riunite fra di loro. Tre delle
estremità omonime dei rocchetti costituenti l’indotto son riunite
alla porzione piena del disco,
le altre 3 sono unite (una per
ciascuna) alle tre laminet-
te metalliche anzidette. Due
strofinatori, che toccano il
disco in posizioni diametral-
Fig. 29. Fig. 30.
mente opposte, raccolgono la corrente e la mandano in una
direzione costante nel circuito esterno.
48. Questa macchina è usata più specialmente per la gal-
vanoplastica. Ora quando il movimento dell’indotto fosse lento,
potrebbe darsi che la corrente di polarizzazione, che si produce
nel bagno elettrolitico, superasse in intensità quella della mac-
china stessa; e poichè il bagno, l’indotto e l’ induttore formano
un sol circuito, ne resulterebbe che la corrente di polarizza-
zione invertirebbe il magnetismo dell’ induttore, la macchina da-
rebbe corrente contraria a quella di prima, e i depositi galvanici
verrebbero ridisciolti. Per evitare questo pericolo, la macchina
di Weston è fornita di un interruttore automatico della
corrente (fig. 31).
Un asse cilindrico di ferro è portato da una colonna S ed
è messo in moto mediante una fune o una cinghia che passa
sulla puleggia P dell’interruttore e su una puleggia portata
dall'asse di rotazione della macchina. Sull’asse dell’interruttore
trovasi un disco D, provveduto di due fenditure radiali, in cia-
scuna delle quali può scorrere un pezzo metallico, che sporge