té Pratica delle Scene ;-e Machine >.
marannol’vno dopò l’altro in formadi choro, cioè il maggiore verfo
l’Apertura, e l’altro vero la parte oppotta, aflicurandoli con chiodi,
e trauerfe di legno ,.che itiano ficuri je douranno porfi lontanoalne
no vn piede , e mezo l’ vno dall'altro poi frà eli vi fi dourà mettere
buona quantità di lumi, in manietà che non fiano veduti da gli Spet
tatori» L’Aperturadel Cielo-dourà far fempre chiufa.con vn fpor=
I Cap. 45. nel particolare di far calare
vna Nuuola all’inanzi fopra1l Palco; Quando poi fi vorrà moftrare
quelto Paradifo poco prima s’accen deranno quei lamiydi poi fi farà
fcorrere lo fportello di fopra la parte del Cielo, ecofi:fi vedrà vnai | €
belliffima fuga di Nuuole » € parerà proprio vn Paradifo. A
di
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pi
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Sia l’Apertura del Cielo A. B. C. D. fatta in forma di Cerchio, e n
fiail primv Circolo E;F.G. H. il fecondo IK. L.M. Silterzo N/O, ft
P. Q-qualifiano inueftiti di N unole;e:dietro a ciafcheduno di effi vi e
fiano poftide ilumi in buona quantità; comefi diffe di foprascfia lo far
{portello R..S.T.V. chedouràtenere chiufa l’Apertura. Quandofi mo
vorrà moftrare il detto Paradifo,fi farà fcotrere il detto fportello;che
fubito vedraffi il Paradifo. Si potrebbe ancora aprire , è riferare la, i
detta Aperturacon due-fportellifatti in forma di mezi Cerchi i: 100»
me perX. e Y, fivede.;i quali fi fopraponganoinZ..e nell’a
:
cei
prire fi fa ni
rano/fcorrere ciafcunodal fuo canto » ecoftnel riferargliritornando. del
di come erano prima» : fo dl 19. u cr ia
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