E REVERENDISSIMO 
SIG. PNE. COLENDISS 
    
       
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È SE EGNISI UV. S.IMuffrifima di vvadir l'oPeonio, efeu- 
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Gi d dis A ardire. Mando in luce la PRATICA “di fabri ar 
Fe E o i SCENE, a chrae? ne Teatri e 3 A se9 LA SA DA 
    
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perderfî d'animo. Tocca ame arela prima comparfa nella Scer 
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A COR ACAICAY dA y de Il U fer, 290% al l'Opera a 2 Ge LDE } fa ferutra per pro; cesso 
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il fo glortofejfen o Nome , <> è me di antemu svale la fua bentgn (fe 14 prec 
zione. Le Machine dell ‘orcheftre per lop più VENLONO da alto; i miei per nlreri 
ancora fono Machine , che in queft atto ardifiona portare da alto le - va L72= 
zedi V.S.INufrifima alla baffezza della mi ia penna. E fel'azzioni de’ Gran 
di fono Speffo l'oggetto delle” Rappr efentazsoni s poffo con ragion efpor quelle 
di V. S. IWluft riffimma, cle per tanti ris pere (ong riguardenoli al Monde. La 
chiarezza del fangue 107 è imfersore allo ona ore de’ proprij meriti, e la fa- 
ma di bo ntenati, c'hanno dominata! Infubria , non confonde 1 vanti 
CS. Tlaftriffima,cheg vouernando vna Prowncia fi mo dia ira deguia d' Impertj, 
Quefti mar (£ pomno 60% fegmre VAURA desi, ma non ft pozno meritare he uZ4 
evirtù ye bafta è gli animi e grandi È bamerne 1 merito. Non voglio entrare nel 
de lodi di Vs: Iluftriffia 1a 3 che mon è pefo dalle mie Spalle ; sm è venuto alle_, 
mani vna Poefta del TEMPEST INI fio Segretario, mi paresche po, fa 
fupplir molto bene alla mia debolezza nel prefente vificio, lafcio però aula di 
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