Full text: Marte nel 1896-97

— 35 — 
gioni piò. australi. Parecchie di queste furono potute iden 
tificare, ma naturalmente in modo assai imperfetto e sinte 
tico, attesa l’estrema piccolezza del diametro, che variò appena 
da 6 " a 7". 6 . 
9. Fra le macchie circumpolari, la cosiddetta callotta 
nivea attirò più delle altre la mia attenzione. Vedendola già 
assai piccola fin dai primi giorni, ed, oltre a ciò, diminuire 
rapidamente d’apparenza da un giorno all’altro, credei do 
verne subito tentare la determinazione topografica. Il disco 
del pianeta essendo affetto da forte fase oscura, e la cal 
lotta assai prossima ad uno 
dei corni, dovei abbandonare 
il metodo solito del filo tan 
gente, procedei così. Essendo 
n la callotta e c il centro vero 
del e disco (figura 3), io di 
sponeva il crocefilo del mi 
crometro in modo che pas 
sando un filo f\ fj pel mezzo 
della callotta, ciascun filo bise 
casse il segmento determinato 
dal disco apparente sull’altro 
filo. Il filo f 2 f 2 passava quindi sensibilmente pel centro c e 
si aveva cd — x l 2 fg. Ma, condotto eie lungo l’asse minore 
dell’ellisse terminatrice, l’angolo gole eguaglia l’angolo che 
il filo f\ f, fa col diametro dei corni. Detto, perciò, P 0 l’an 
golo di posizione letto nel circolo del micrometro, e C l’angolo 
di posizione del corno australe, interpolato daH’effemeride 
del prof. Martli, sarà gole — C — P 0 , e siccome quest’angolo 
si suppone piccolo, si avrà con sufficiente approssimazione 
Fig. 3'. 
gf—h k cos 2 {C — P 0 ) = q cos 2 (C — P 0 ) 
dove q è il greatest defect of illumination dell’effemeride. 
Sarà quindi cd = 'l 2 q cos 2 (C — P 0 ). Pongasi inoltre 
c« = v~, A essendo il diametro dato dall’effemeride e v una 
Li
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.