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relli, Mem. II, pag. 92). Noi possiamo fare un passo piu in
là, e ritenere che anche dopo che la macchia bianca, in una
certa epoca, sia scomparsa del tutto, riapparendo, ella per
mane tuttora nello stesso luogo.
12. La callotta sparve verso la fine di ottobre 1894, due
mesi e mezzo dopo il solstizio australe di Marte. Nel 1896,
il solstizio sud accadde il 13 luglio. Era importante studiare
il comportarsi della callotta in questo nuovo solstizio. Ecco
pertanto le mie osservazioni:
1896. Maggio 28, 16 h Teramo. Z? =—24°. Spessore della
nix australis — ’/a del diametro: qualche volta sembra uscire
dal disco.
Maggio 31. Il bordo della callotta è fortemente oscuro tutto
all’ingiro.
Giugno 4. o> 290°. La callotta apparisce meno che sotto
(0 = 9° — 15°.
Giugno 13. B~ — 22°. Non si vede bene: è così indebo
lita, che l’agitazione atmosferica riesce a cancellarla affatto.
wz=260°. Guadagna in visibilità.
Giugno 17. o) — 18°. Piccolissima: spessore = J / 2 fìlo = 0".2.
Marte fra i cirri.
Giugno 18. (0 = 126°. Aria agitata: appena riconoscibile.
Giugno 20. (0 = 159°. Aria buona: ben visibile ma sotti
lissima.
Giugno 21. B = — 21° (0=134°. Spessore della callotta
= 3/ 4 fi l0 .
Giugno 22. Attraverso un vetrino giallo risalta assai bene.
(0 =142°: è forse = J / 2 dio.
Giugno 28. Aria mediocre. w = 48°: appena visibile.
Luglio 1. (o = 30° Spessore = 7io diametro.
Luglio 3. (o = 30°: abbastanza facile.
Luglio 6. (o=16° visibile abbastanza.
Luglio 9. Filetto lucido senza spessore.
Luglio 10. B = —17°. Culminando la Gransirte, il filetto
lucido della callottina è evidente.
Luglio 11. Nella stessa configurazione di ieri, pare non vi
sia più neve.