— 51 —
cessò di comparire come semplice linea di demarcazione, e
diventò una striscia oscura, leggermente arcuata verso l’estre
mità bassa, ove s’incontrava collo stretto di Proteo e col
Bosforo, e raccorciavasi col Gange.
23. Anche lo stretto di Proteo ed il Bosforo sembrarono
residui di decolorazione intervenuta nei paesi del continente
Eritreo. Essi apparivano fino al novembre come semplici
confini, equatoriale della terra di Proteo ed occidentale della
terra d’Ogige, ma allorché il disco di Marte ebbe raggiunto
il suo massimo valore, essi conservarono tale apparenza solo
nelle posizioni oblique, mentre nelle parti centrali del disco
vennero atteggiandosi a fasce oscure su fondo chiaro. Più
tardi, a disco diminuito, novamente queste strisce s’allar
garono, ed i paesi chiari interposti sembrarono offuscarsi.
24. Fra le strisce oscure del continente Eritreo la più
interessante per le trasformazioni cui andò soggetta, e per
l’evidenza estrema che raggiunse, è certamente quella che
da Schiaparelli ebbe il nome di golfo Sabeo. Così nel 1896
come nel 1894 è stata questa una delle più caratteristiche
formazioni. Da ambo i lati ella si lascia paesi chiari, ma il
primo suo tratto, adiacente al meridiano 320°, non è sempre
scevro da oscurità laterale, e questa può in certe epoche
raggiungere tale intensità, da conferire al golfo Sabeo aspetti
diversi da quello attribuitogli nella nostra Carta. Per non
uscire dalle cose osservate nel 1896, dirò che la maggiore
influenza sulla figura del Sabeo è stata esercitata dai cam
biamenti di tono successivamente intervenuti nel cosiddetto
Pharos. È questo un paese triangolare, giustaposto al corno
d’Aminone dalla parte del sud, e gode della proprietà di
essere, secondo i tempi, ora chiaro ed ora oscuro. Ne segue
che il promontorio australe d’Aéria apparisce, in diverse
epoche, in punti diversi. Alcune volte esso è conformato ad
arco breve che volge la convessità a sud, appoggiandosi da
una parte sul litorale destro della Gransirte, dall’altra sul
golfo Sabeo. Altre volte, pur rimanendo detto arco a sus
sistere come linea indipendente, il chiaro d’Aéria si spinge