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30. L’aspetto della grande macchia, detta da Schiaparelli
golfo dell’Aurora, fu anch’esso variabile secondo le posizioni
della macchia rapporto al meridiano del centro. Già, par
lando dello stretto d’Ogige, dissi che, in forte scorcio, questo
si presentava come limite anteriore d’una regione oscura.
Questa era inferiormente conformata a gomito. Così, nelle
posizioni oblique, la macchia dell’Aurora giustificava il suo
nome di golfo. Avvicinandosi però la macchia, progressiva
mente, al meridiano centrale, accadeva che la regione d’Ogige,
a lei soprapposta, si rischiarasse, ed il Bosforo, l’Ogygis Fre-
tum e lo stretto di Proteo apparissero come tre fasce oscure
indipendenti, nel cui luogo di concorso, ben delineato a nord
e sfumato a sud, pareva rimirare piuttosto un lago che un golfo.
31. I limiti equatoriali del continente Eritreo, vale a dire
il golfo Sabeo e lo stretto di Proteo, presentarono un feno
meno importante, comune, del resto, anche ad altre regioni
del pianeta. Nei giorni di migliore aria si videro le dette
strisce listate in bianco dalla parte di borea. Il diario nota
un simile fenomeno per il golfo Sabeo, dal 15 settembre
alla fine di dicembre. Il 31 dicembre è infatti espressamente
notato che « la frangia argentea del golfo sembra scom
parsa », nè d’allora in poi se ne fa più menzione. Dal
golfo delle Margherite all’Aurora (lungo il Protei Fretum)
non si constatò mai la scomparsa della frangia, la quale ap
parve dappertutto uniforme, così nel colore argentino come
nello spessore, tranne che nel promontorio di Edom, posto
a sinistra del I o corno d’Aryn, dove la frangia sembrò pro
tuberante e più rilucente che altrove, massime nelle posi
zioni più eccentriche. Lo spessore normale della frangia
argentea si stimò di 3 o 4 gradi, e se ne vide talvolta il
margine inferiore così ben definito e delineato, da sembrare
una vera linea sinuosa parallela alle due fasce oscure del
Sabeo e di Proteo. Questo fenomeno fu sempre fra i più
incantevoli del pianeta.
32. In taluna delle sere più prossime all’opposizione si
vide entro il continente Eritreo, oltre le già descritte, un’altra