— 86 —
che neanche esso può considerarsi come una macchia chiara
continua. È, invece, un sistema di macchie che ordinaria
mente riflettono la luce più delle strisce limitanti. Ma può
anche accadere talvolta che una simile differenza di rifles
sione non si verifichi, ed allora Esperia diventa invisibile.
Ciò avvenne nel 1894, sotto gli occhi del sig. Lowell.
72. Fra il mare Chronio ed il Tirreno giace una lunga
serie di macchie chiare separate fra loro da strisce più o
meno scure, e già parlammo di Fetontide, la più orientale
di simili macchie. Alla Fetontide segue, nell’ordine delle
longitudini, l’Elettride, della quale nulla dobbiamo dire, se
non che fu costantemente bianca. Il confine fra queste due
terre apparve rappresentato da due linee, Simois ed Asca
nius, uscenti entrambe dalla punta orientale del mar Tirreno,
e giacenti, la prima sensibilmente in meridiano, la seconda
a 45 gradi rapporto al medesimo. L’Ascanio parve ora più
ora meno pronunziato, ed in talune configurazioni mancò
affatto, mentre il Simois, dal novembre in poi, cioè dal giorno
in cui fu scorto per la prima volta, rimase sempre in vista.
Perfino negli ultimi di febbraio, abbenchè il diametro di
Marte fosse ridotto a 8".5, si mantenne la sensazione di un
pennacchietto piantato sopra il mare delle Sirene e culmi
nante col golfo dei Titani, ed era certamente il Simois o,
se vuoisi, una macchia risultante dal Simois e dalPAscanius
fusi insieme.
Quasi parallelo all’Ascanius è lo Scamandro. Anche questo
canale non fu visto prima del novembre e si rivelò poscia
assai carico e regolarmente delineato. La sera dell’11 dicem
bre lo si potè seguire in buona parte del suo passaggio sopra
il disco. Vedemmo allora ripetersi un fenomeno già osser
vato in altri canali. Stando a destra ed a notevole distanza
dal meridiano centrale, appariva lo Scamandro come linea
grossa e molto carica: venuto in culminazione, impallidì e
si separò in due linee parallele; allontanatosi poscia a sini
stra del meridiano centrale, ridiventò striscia unica ed assai
carica.