Full text: Scritti editi (Parte 1, Tomo 2)

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LE SFERE OMOCEXTRICHE 
obliquo, allo scopo di limitarne l’escursione in latitudine verso 
l’Orsa, affinchè non si avvicini troppo ai poli del mondo. 
Bisogna ora immaginare, oltre alle quattro deferenti, un’altra 
quinta sfera che sia mossa intorno ai medesimi poli che la 
quarta, in senso contrario ed in egual tempo. Questa, essendo 
mossa in contrario della quarta, sui medesimi poli, con eguale 
velocità, distruggerà il movimento della quarta, e la velocità 
apparirà diminuita ( x ). I punti della terza sfera appariranno 
sulla quinta sempre secondo il medesimo cateto ( 2 ). Dopo la 
quinta bisogna immaginarne una sesta, avente gli stessi poli 
che la terza, la quale si rivolga colla stessa velocità ed in 
senso opposto a questa, per salvare le apparenze. Dopo queste 
bisogna aggiungere una settinia sfera, che controvolga la se 
conda e giri con essa intorno ai poli dell’eclittica in egual 
tempo, e distrugga la velocità che è propria alla seconda, e 
dalla seconda è comunicata alle sfere inferiori ( perchè la se 
conda movendosi colla sfera delle fìsse, comunicava anche la 
velocità alle sfere inferiori dall’ orto all’ occaso). Così dunque 
(la settima)' si moverà al modo delle fisse, ma non avrà tuttavia 
la medesima posizione die la sfera delle fisse, rivolgendosi 
intorno a poli diversi da oriente in occidente ( 3 ). Sotto questa 
rimane da immaginarne un’ ottava, la quale sarà, la prima di 
Diove, rettamente osservando Sosigene, che non è vero, che 
1’ ultima delle tre reagenti (di Crono) sia la prima delle sfere 
di Diove, come credettero alcuni, i quali dissero, che l’ultima 
delle sfere distruggenti i moti superiori è la prima delle sfere 
portanti 1’ astro immediatamente inferiore, e che la settima sia 
quella che noi diciamo ottava, e la prima delle sfere di Diove ( 4 ). 
Onde loro bisogna numerare due volte la medesima sfera, per 
salvare il numero di quelle poste da Aristotele. È infatti neces- (*) 
(*) Più esattamente: diminuirà il numero delle velocità che compon 
gono ¡1 movimento. La quinta sfera, o prima delle reagenti, si muoverà 
come la terza delle quattro deferenti. 
(-) Cioè, si proietteranno radialmente sopra punti identici della quinta 
sfera secondo un medesimo raggio. 
( 3 ) È falso: i poli sono i medesimi. 
( 4 ) L’opinione di questi tali, checché ne dica Sosigene,. è la vera. È 
manifesto, che la terza delle reagenti di Crono segue appunto il moto delle 
fìsse, e che in essa si può adattare subito la seconda delle sfere deferenti 
di Giove. Onde è inutile la prima delle deferenti di Giove, come quella 
che si rivolge esattamente allo stesso modo che l’ultima delle reagenti 
di Crono.
	        
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