PRESSO I GRECI
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direzione del Sole; e qual altro punto poteva essere questo,
se non il Sole medesimo? L’idea di assumere come centro di
questa e d’altre circolazioni celesti un semplice punto ideale,
dovette allora, ed ancora per alcun tempo dopo, essere consi
derata come assurda; e non fu introdotta nell’astronomia che
molto più tardi.
4. Eraclide Pontico fu il primo, siccome è storicamente
attestato, a riconoscere, che per i due pianeti inferiori il mi
gliore e più semplice modo di rappresentare le fasi osservate
era quello di farli circolare intorne al Sole come centro, con
periodo uguale a quello della loro rivoluzione sinodica f 1 ) e
nel senso diretto, cioè secondo l’ordine dei segni. Così s’intro
duceva per la prima volta il concetto di far circolare un corpo
celeste intorno ad un altro corpo celeste, girante esso mede
simo intorno al centro dell’ universo.
Quali idee avesse Eraclide Pontico intorno al movimento
dei pianeti superiori, non risulta dalle poche e scarse testimo
nianze che abbiamo intorno al suo sistema d’astronomia. Dal
silenzio che esse serbano intorno ai pianeti superiori si potrebbe
argomentare che per questi egli non si scostasse dall’opinione
degli altri Platonici, e ponesse nella Terra il centro delle loro
orbite ( 2 ). Ma questa sarebbe una conclusione affrettata, e per
ora dobbiamo lasciare la cosa in sospeso, aspettando luce da
altre considerazioni.
Comunque sia, il sistema di Eraclide Pontico conteneva
in sè diverse idee fondamentali, che hanno dovuto facilitare
di molto il passaggio al sistema eliocentrico. Coi Pitagorici
esso aveva comune 1’ idea, tanto diffìcile ad afferrare, di un
moto dell’osservatore intorno al centro del mondo. Con Iceta
ed Ecfanto avea comune l’ipotesi della rotazione diurna; per
la quale d’un tratto si trovarono liberati da una enorme e
comune complicazione tutti i movimenti celesti, ridotti ormai
alle loro proprie e vere rivoluzioni rispetto alla Terra. Proprio
invece ad Eraclide Pontico era il moto eliocentrico di Mercurio
e di Venere, per cui si veniva ad attribuire al Sole nell’eco-
(') Intendesi qui, secondo 1’ uso costante degli antichi, che il periodo
della circolazione descritta si conti dall’apogeo mobile, non da una dire
zione fìssa rispetto allo Zodiaco.
(-) Vedi su questo punto la discussione contenuta nei §§ 48-50 della
presente memoria.