Full text: Scritti editi (Parte 1, Tomo 2)

130 ORIGINE DEL SISTEMA PLANETARIO ELIOCENTRICO 
in tal guisa il principio del moto uniforme nella circolazione 
degli astri intorno a determinati centri riceveva una grave 
offesa; ma oramai dopo i lavori d’Ipparco era diventato mani 
festo, che un tal principio nella semplice ed assoluta sua forma 
originaria non poteva più bastare ai fenomeni, quali risulta 
vano dalle osservazioni più perfette di quel grande astronomo 
e dei suoi successori. E tale fu la serie di modificazioni, per 
cui passò l’ipotesi degli epicicli, in quasi cinque secoli che 
corsero da Eraclide Politico fino a Tolomeo. 
11. Eccentri mobili. — L’ altra combinazione di movi 
menti risultante dal sistema ticonico, quella degli eccentri 
mobili, non acquistò nell’ antica astronomia quell’ importanza 
che ebbero gli epicicli; tanto, che gli storici di questa scienza 
parvero dimenticarla affatto. La loro forma originaria, che qui 
sopra abbiamo descritta (§6), supponeva che il centro dell’ec 
centrico dovesse coincidere costantemente col Sole, od almeno 
essere veduto dalla Terra sempre nella direzione del Sole. Da 
tale condizione non li prosciolse neppure Apollonio di Perga, 
il quale è il più antico autore che abbia fatto menzione espli 
cita degli eccentri mobili, e studiò il modo, con cui dai mede 
simi si può dedurre la spiegazione ed il calcolo delle stazioni 
e delle retrogradazioni. Per Apollonio il centro dell’eccentrico 
mobile gira di moto uniforme intorno alla Terra nello spazio 
di un anno; in conseguenza il suo uso è limitato alla teoria 
dei pianeti superiori. Questi sono contrassegni evidenti che 
non lasciano alcun dubbio circa l’origine dell’eccentro mobile, 
e danno una prova incontrastabile, che gli eccentri sono nati 
dal sistema ticonico, fuori del quale simili limitazioni non avreb 
bero avuto alcun motivo di essere. Sotto tal forma gli eccentri 
mobili non sarebbero mai stati inventati dai Gfreci, se questi 
in una certa epoca anteriore ad Apollonio non avessero cono 
sciuto il sistema suddetto. Ciò si vedrà anche meglio nel capi 
tolo seguente quando si discuteranno le notizie lasciate da 
Apollonio su tale argomento. 
D’un altro fatto Apollonio ci dà sicura testimonianza; ed 
è, che i Greci già al tempo suo avevano scoperto la relazione 
intima che esiste fra la teoria degli eccentri mobili e quella 
degli epicicli. Questa si enunzia dicendo, che se il movimento 
di un corpo celeste può essere rappresentato per mezzo del- 
l’eccentro mobile, esso può altrettanto bene e con uguali 
risultati essere rappresentato per mezzo dell’ ipotesi epicielica.
	        
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