PRESSO I GRECI
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le durate convenienti per le
E
« periodo rivolutivo diverso dal primo, intorno al suo proprio
« centro K, e portando seco infisso il pianeta nel punto E; si
« potranno con queste ipotesi spiegare i fenomeni, purché a
« ciascun pianeta si assegnino
« (due) rivoluzioni. Ma troppo
« lunga dimostrazione sarebbe
« necessaria, se si volesse anche
« qui metter fra loro d’accordo
« le ipotesi dei matematici (*), i
« quali prendendo a base la sola
« considerazione dei fenomeni e
« delle combinazioni accidentali
« dei movimenti, con zelo si die-
« dero a cercare tali ipotesi, alle
« quali i fenomeni bene eorri-
« spondessero :... tutti usando
« metodi imperfetti, e non coor-
« dinati alla realtà fisica delle cose, alla quale è pur neces-
« sario attendere ».
25. Ecco dunque descritta un’ altra volta l’ipotesi dell’ ec-
centro mobile. Ma la descrizione d’Adrasto è molto meno limi
tata nelle sue condizioni, che quella d’Apollonio ( 2 ). La condi
zione imposta da Apollonio, che la rivoluzione del centro
dell’eccentrico intorno alla Terra si faccia in un anno seguendo
il moto del Sole, rendeva 1’ ipotesi applicabile ai soli pianeti
superiori, pei quali evidentemente è stata escogitata. Qui Adra
sto considera la cosa in modo più generale, non ponendo alcuna
limitazione nei periodi, nè nel rapporto di grandezza fra i due
circoli della figura qui sopra. E così era necessario fare: per
chè Adrasto non considera soltanto i pianeti superiori, ma tutti
e cinque i pianeti, ed anche la Luna. L’unica limitazione che
egli mette, è questa: che nell’ipotesi dell’eccentro mobile il cir-
(!) Longum esi demonstrando persequi, quae sit, et quatenus accidat,
maxima stellarum errantium altitudo, quae inedia, quae minima ; seu
per eccentros ferantur, seu per epicyclos (circulos). Itaque veniemus etc,
Così Calcidio, copiando aneli’egli Adrasto, nel suo Commentario al Timeo
di Platone, capo LXXXVI (Mullach, Fragmenta Philosophorum Graeco
rum, voi. 11, p. 201). Vedi anche al capo LXXIX del medesimo Commentario
un cenno delle dissensioni dei matematici al riguardo degli eccentri e
degli epicicli.
( 2 ) Vedi qui sopra, § 14.