Full text: Scritti editi (Parte 1, Tomo 2)

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ORIGINE DEL SISTEMA PLANETARIO ELIOCENTRICO 
includerebbe 1’ idea di tempo passato, ed indicherebbe quindi 
persona anteriore ai tempi di Eraclide, forse qualche Pitago 
rico. Deswert ( l ) crede indicato lo stesso Ecfanto, il cui nome 
è associato con quello di Eraclide Pontico in ciò che riguarda 
la rotazione della Terra. Gfruppe ( 2 ) interpreta ini Voriibergehen, 
in passando. Ma questo modo d’interpretazione e le conse 
guenze che il Gfruppe ne deriva, sono state luminosamente 
confutate da Augusto Boeckh; il quale con una serie di luoghi 
paralleli ( 3 ), tratti da Tucidide, da Senofonte e da Demostene, 
ha provato nel modo più convincente, che qui la frase jrupeÀ- 
xTcóv rie, ek&yev deve interpretarsi nel senso di qualcuno si fece 
avanti a dire (in una assemblea), ed è frequentemente usata 
per introdurre un oratore a fare il suo discorso. A questa di 
mostrazione Boeckh connette una sua molto ingegnosa e veri 
simile congettura. Eraclide, imitando Platone, usò spesso nelle 
sue opere la forma di dialogo, come quella che è la più propria 
per discutere punti controversi. Non è dunque improbabile, 
che discutendo in uno di tali dialoghi intorno alle ipotesi 
astronomiche, egli abbia introdotto a parlare un innominato 
nel modo che si è veduto ( 4 ). Questo innominato crede il Boeckh 
che potesse essere destinato a rappresentare le opinioni di 
Eraclide medesimo. Cicerone, il quale aveva molto studiato gli 
scritti d’Eraclide, dà ad intendere in due luoghi delle sue 
lettere, che questi non usava nei dialoghi parlare in propria 
persona, ma preferiva far sostenere ad altri le proprie parti ( 5 ). 
Adunque 1’ opinione riferita coll’ èieyev non solo sarebbe citata 
da Eraclide, ma apparterrebbe ad Eraclide stesso. 
Teodoro Bergli ( tì ) non ammette sul JtapeÀhcóv 1’ opinione 
del Boeckh; egli suppone che il passo sia guasto, ed invece 
della comune lezione Alò xuì jtuqeÀihóv tic;, cpr]aiv 'HpaxÀeibpg 
ò Ilovtixòg, elgyev... vorrebbe leggere Alò xaì jtqoe/akóv qyqouv' 
(') Dissertano de Heraclide Pontico , p. I7(i. Lovanii, 1830, 
H Die kosmische Systeme der Griechen , p. 134. Berlin, 1851. 
( :i ) Untersuchungen lieber das kosmische System des Platon. Berlin, 
1852, pp. 137 e seguenti. 
G) Osserva del resto il Boeckh che il nome poteva benissimo esser stato 
dato da Eraclide, e soppresso da Gemino come poco rilevante allo scopo 
della citazione. Kosm. System des Piatoli, p. 140. 
( 5 ) Cicero, ad Attienili, X 111, 19; ad Quintum fratrem, 111, 5. 
( ,; ) Bergk, Fünf Abhandlungen zur Geschichte der Griechischen 
Philosophie und Astronomie. Leipzig, 1883, p. 149.
	        
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