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ORIGINE DEL SISTEMA PLANETARIO ELIOCENTRICO
que non vissero che ne’ suoi libri, i quali tutti senza eccezione
andarono perduti. Non è certo neppure che egli facesse una
esposizione accurata, e confortata da prove geometriche, delle
ipotesi cosmiche da lui approvate, od anche solamente ricono
sciute come possibili. E sembra che soltanto mezzo secolo più
tardi di queste ipotesi cominciasse ad occuparsi il gran mate
matico ed astronomo Aristarco di Samo, la cui vita possiamo
collocare approssimativamente fra gli anni 310 e 240.
52. Archimede attesta nell’ Arenario , che Aristarco tivwv
iLtoOgoicov e|é8coxev youcpùc, pubblicò la descrizione di certe ipotesi.
In queste ipotesi, dal poco che Archimede ne dice, è impos
sibile non ravvisare il sistema di Copernico. La parola youcpfj
qui usata sembra significare non solo una descrizione a parole,
ma includere anche l’idea di disegni esplicativi j 1 ). Difatti se
Aristarco ha dato, come è indubitabile, una dimostrazione
geometrica di quelle ipotesi, ed ha intrapreso di provare che
esse erano atte a spiegare i fenomeni, non ha potuto far a
meno di analizzare tutti i gradi, che dai fatti osservati condu
cono al risultato definitivo da lui ottenuto, cioè al sistema
planetario eliocentrico. Perciò non dovettero essergli ignote le
costruzioni di Eraclide Pontico, sia che ad esse ei pervenisse
coll’intuizione del genio, sia, com’ è più probabile, che ne
avesse notizia dalle opere, allora recenti e celebrate, di Era
clide stesso. Nè dovettero essergli sconosciuti i ragionamenti,
per cui alle idee di Eraclide si era condotti dallo studio accu
rato del movimento dei pianeti. La connessione che esiste fra
il moto cosi semplice dei pianeti rispetto al Sole e il moto
più complicato dei medesimi rispetto alla Terra; il modo, con
cui da entrambi derivavano le apparenze osservate: tutto que
sto doveva esser dimostrato da Aristarco, e ciò si poteva far
ottimamente col mezzo di disegni accurati, in cui fossero ser
bate le proporzioni nelle grandezze delle orbite e nella loro
reciproca collocazione ( 2 ). Nè solo le proporzioni e le giaciture;
( 1 ) In questa idea mi è gradito trovarmi d’accordo con F. Hlutsoh.
Vedi la sua notizia su Aristarco nella Real-Encyclopàdie di Pauly-Wis-
sowa. Adotto la lezione data nell’eccellente edizione di Archimede nuova
mente pubblicata da Heiberg.
( ? ) E noto che nei sistemi di Copernico e di Ticone la proporzione delle
grandezze delle orbite e delle distanze dei corpi planetari risulta determi
nata dalla costruzione loro: così che data una di tali grandezze e di tali
distanze, tutto è conosciuto. Nel sistema degli epicicli le dimensioni e le