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RUBRA CANICULA
Abbiala dunque qualche diritto di considerare non solo
Plinio, ina anche Cicerone ed Orazio fra quei complures , che
secondo Igino identificavano la Canicola con Procione. Questi
complures poi dovevano esser tanti da non lasciare a Plinio
il minimo sospetto, che potesse esistere, circa il significato
della parola Canicula , un’ opinione diversa dalla sua. Se un
tal sospetto avesse sol potuto balenargli alla mente, non avrebbe
parlato dell’ identità di Procione e della Canicola in termini
così semplicemente affermativi, coni’ egli ha fatto.
4. Tuttavia è indubitabile, che presso molti scrittori latini
la parola Canicula rappresenta il Gran Cane, o la sua maggior
stella, Sirio. È questo il caso, per esempio, di Manilio, di Colu
mella, di Censorino C); a non parlare di quelli che come Pal
ladio ammettevano addirittura due Canicole, rappresentate dai
due Cani maggiore e minore ( 2 ). Furon poi altri non pochi,
che nominavano la Canicola per averla udita nominare da
altri come astro di grande e pernicioso influsso, senza saper
bene a quale stella del cielo veramente corrispondesse: e fra
questi io temo s’ abbiali da mettere quasi tutti i poeti latini,
se debbo credere a certi indizi. Quindi una grande confusione
in tutta questa materia, la quale ora non è più possibile dilu
cidare intieramente.
Il genere femminile del nome Canicula indica abbastanza
chiaramente, che cominciò ad essere usato quando a Roma fu
conosciuta, nella sua forma genuina ed originaria, la pietosa
leggenda d’ icario, d’Erigone e della loro cagnetta Mera, non
che la relazione di tal leggenda colle costellazioni. 11 diminu
tivo mostra bene che allora doveva Canicula esser sinonimo
non già del Cane maggiore, ma del piccolo Cane, o di Procione.
E come tale essa fu introdotta nelle feste religiose dei Romani.
Nella solennità dei Robigalia , che si celebrava il 25 aprile per
( l ) Per Manilio si confronti la descrizione del Cane maggiore contenuta
nel suo poema astrologico, libro I, vv. 403-ÌI8. Per Coi.umki.la in libro XI,
cap. 2 dove... 1 elibus luliis Procyon exoritur inaile e poco più sotto
»Séptimo die Kal. Augustas Canícula apparsi, indicando così manifesta
mente che nella mente dell’autore (o della fonte da lui riferita) Procyon
e Canicnla son due astri diversi. Per Censorino vedi la sua opera De die
natali (c. 18 e 21), ove si pone a principio dell’anno egiziano il levare
della Canicola, che non può esser qui diversa da Sirio.
( ? ) De Re Rustica , libro Vili, c. 6... Scillam sub ortu cani cui arum
lectain... e libro XI, c. 12... Si ( cerasus) cestii canicularuni fatigatur...