NUOVE CONSIDERAZIONI
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è dunque: V occhio destro di Ha : il diadema sulla fronte di Ha:
la regina dei 36 decani (o divisioni del cielo stellato): la stella
che annunzia il primo giorno dell’ anno : la signora del principio
dell’ anno : quella che occupa nell’ etere il posto più degno : quella
che produce il levare del Sole: la signora del cielo: la sublime
nel cielo : quella che riluce nel cielo appresso Ha : quella che
irradia come oro: l’aurea Sothis: la più lucida delle lucide eco.
Fra questi appellativi si noteranno quello di aureo-raggiante
e quello di aurea, i quali potrebbero pur avere qualche rela
zione col colore della stella. Anche alla luce del Sole si dava
il medesimo appellativo. Cito ancora il Brugsch ( x ): « il Sole
a cagione del suo splendore viene per lo più paragonato collo
splendore dell’ oro e quindi in cento iscrizioni celebrato come
il gran disco solare d’ oro purissimo. In altre iscrizioni e prin
cipalmente in nomerosi testi di Deriderà e di Edfu è spesso
detto splendente come oro. In una iscrizione delle tombe tebaue
si trova: Salute a te, Fta di Menfi, gran Sole dai raggi d’oro ecc. ».
Anche questa assimilazione della luce di Sothis a quella del
Sole potrebbe esser non intieramente priva di significato per
la questione che ci sta occupando.
Non ignoro però, con quanta cautela si debba far uso di
testi scritti in ¡stile poetico sopra argomenti di carattere reli
gioso in una lingua di cui anche oggi, malgrado tutti i pro
gressi fatti, è ancora impossibile apprezzare tutte le gradazioni
di significato. Non potendo usare di criterio proprio in una
materia così difficile, così lontana da’ miei studi ordinari, mi
son fatto animo ed ho pregato il prof. E. Schiaparelli, Diret
tore del Museo d’antichità di Torino, affinchè colla grande
competenza che lo distinque in queste materie, volesse fare
un esame delle iscrizioni nel loro originale geroglifico; cosa
meno difficile ora, che tutte le numerosissime iscrizioni del
tempio di Dendera sono pubblicate con ogni cura ( 2 ). Egli aderì
al mio desiderio, e mi mandò sull’argomento una breve nota,
che col suo consentimento qui sotto si riproduce. Io aggiungerò
soltanto, che 1’ epoca delle iscrizioni in questione è approssi
mativamente conosciuta: perchè secondo le ricerche di Diimi-
(■) H. Bruhsch, Beligion und Mythologie der alten Aegypter, pp. 276-
277. Leipzig, 1888.
( 2 ) Per opera di Mariette-Bey e di vari altri collaboratori in quattro
grossi volumi, 1870-1888.
Schiaparelli - Astronomia II.
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