DI EUDOSSO, DI CALLIPPO E DI ARISTOTELE
79
glianza zodiacale dei medesimi gli rimanesse ancora ignota,
sebbene nel suo massimo valore arrivi a circa sei gradi, così
per l’uno come per l’altro di questi due pianeti. E dobbiamo
pure inferire, che egli riguardasse come nulle o come trascu
rabili le loro digressioni in latitudine.
2. Marte. — I gravissimi errori che la teoria di Eudosso
dimostrava per Marte, domandavano una pronta emendazione,
e Callippo credette bastasse a ciò l’aggiungere una sola sfera
a quelle d’Eudosso. Egli è palese, che questa addizione non
dovea riguardare nè il moto diurno, nè il moto zodiacale, ma
bensì il moto sinodico, pel quale le due sfere d’Eudosso erano
affatto insufficienti a produrre alcuna retrogradazione, a meno
di non commettere un grossolano errore sulla durata della
rivoluzione sinodica. Ora è certissimo che, serbando il tempo
esatto di questa rivoluzione, cioè 780 giorni, si può con tre
sfere combinate ottenere una retrogradazione del pianeta nella
misura voluta dalle osservazioni, e ciò in vari modi, senza,
produrre troppo enormi digressioni in latitudine; Il più sem
plice, e che meglio conserva i limiti naturali della latitudine,
è il seguente (fìg. 19). Essendo AOB l’eclittica, A e B due punti
A
Fig. 19.