Full text: Esposizione del metodo dei minimi quadrati

ESPOSIZIONE DEL METODO DEI MINIMI QUADRATE 
INTRODUZIONE. 
I maggiori progressi delle Scienze bisogna oramai attenderli 
dall’osservazione, e più specialmente da quelle osservazioni che 
hanno per iscopo la misura di quantità fisiche, quali sarebbero 
lunghezze, angoli, pesi, densità, temperature, pressioni, forze, 
tempo, velocità, resistenze. 
Per quanto commendevoli sieno i tentativi del nostro intelletto 
per sollevarsi ad alte speculazioni e per andare in cerca di ipotesi, 
atte a spiegare i fenomeni naturali, tuttavia non si potrebbe 
raccomandare bastantemente prudenza e freddezza di mente in 
tal genere di studii, perchè le idee preconcette e non sufficien 
temente avvalorate dai fatti, possono allontanarci dalla verità, 
anziché avvicinarcene. Onde è che il miglior modo di servire 
alla scienza, è quello di procurarle i migliori strumenti possibili 
ed i migliori metodi di osservazione. Tutto il lavoro che si farà 
in questo senso, sarà lavoro utile, fecondo. Ma per quanto i pro 
gressi dell’ arte meccanica apportino perfezione alla costruzione 
degli strumenti, e per quanto scrupolosi e sagaci sieno gli ope 
ratori, non sarà mai possibile all’ uomo di raggiungere nelle 
osservazioni una esattezza rigorosa. Dalla qual cosa risulta, che 
dopo aver chiesto all 1 industria tutto quello che essa ci può dare 
in fatto di ottimi strumenti, dopo aver domandato alla osserva 
zione i migliori dati possibili, ci resta ancora un compito impor 
tante, che è quello di combinare le osservazioni in modo da 
attenuare gli effetti degli errori. 
A tal fine giova distinguere due specie di errori, ad eliminare 
i quali l’operatore si deve comportare in modo diverso. Le cause 
i
	        
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