Che se si vuole la media aritmetica dei valori della fun
zione 9, tale media sarà, chiamandola M,
jjr qp(x').9 (x r ) -\-qp {od'). 9 (x") -+-qp (x'"). 9 {od") +.. -f - qp (ìcM). 9 (a* w ))
qp (x'j -hqp (x") -\-q<p {x'") + ..■+■ g p (aW)
Sopprimendo il comune fattore q, avremo :
717~ _ ZP(Z)-HX)
2p(x) '
Se si passa ad un numero infinito di osservazioni e si ammette
la continuità, si ha :
M=
L
p (x). 9 (x). clx
L
p (x). dx
ma il denominatore sappiamo che è uguale all’unità, dunque
M=
+ CD
p (x). 9 (x). dx.
Questa è l’espressione della media di tutti i valori possibili
di 0(#), quando la legge di possibilità è
u=p(x).
Poniamo 9(x) — x: avremo
M--
r r r r
-J p(x).x.dx= / p(x).xdx-h j p(x).xdx;
e siccome si ha p(x) = p(—x), così si ha
M=o.
Dunque : qualunque sia l’ipotesi che si faccia sulla forma della
funzione p, quando il numero degli scostamenti è infinito, la loro
media aritmetica, e quindi la loro somma è nulla.
Da ciò si conchiude che qtiando il numero delle osservazioni è
infinito tutte quelle medie le quali possono essere assunte come va
lore plausibile dell' incognita coincidono con la media aritmetica.