54 - 
Questo si ottiene rotando l’alidada di 180° precisi , 
(misurandoli sul cerchio orizzontale) e vedendo se la 
bolla resta in centro o si sposta. 
Nel quale ultimo caso si ricentra agendo, per metà, 
con la solita vite d’orizzonte, e per l’altra metà con 
quella del cuscinetto mobile. 
Anche ora avvertasi di ripetere l’operazione, finché 
in due posizioni successive, ed a 180° fra loro della > 
livella, questa resti centrata. 
A questo punto si sarà reso orizzontale l’asse di 
rotazione del cannocchiale, ammessa però l’eguaglianza 
de’ diametri de’ perni di appoggio. 
La 2 a operazione consiste nel rendere verticale 
l’asse generale del teodolite. 
È questa la condizione principalissima ed indispen 
sabile e che può sempre ottenersi, entro i limiti di 
sensibilità della livella impiegata. 
All’istante in cui s’imprende, la livella trovasi cen 
trata e corretta e col suo asse diretto secondo un’al 
tezza del triangolo formato dalle viti d’orizzonte. Si 
giri ora l’alidada di 90° e si riduca in centro nuova 
mente la bolla movendo in senso contrario, ma della 
stessa quantità, le restanti due viti d’orizzonte. Ritor 
nando quindi con l’alidada alla posizione iniziale, so 
la bolla non resta in centro, ve la si riconduce ripe 
tendo nuovamente la seconda operazione, e così di se 
guito, finché la bolla resti centrata, mentre l’alidada 
rota intorno al suo asse. 
La 3 a operazione finalmente consiste nel rendere * 
l’asse di collimazione normale a quello di rotazioni' 
del cannocchiale. 
Si sa che l’asse di collimazione è costituito da quella 
retta ideale, che congiunge il centro ottico dell’ob- 
biettivo (più propriamente, il secondo punto princi 
pale) col punto incrocicchio dei fili del micrometro, 
quindi spostando lateralmente questo, si varia l’asse 
di collimazione e si può raggiungere la perpendico 
larità richiesta. 
La v< 
modi: q 
è il seg 
Si cc 
allo str 
seconda 
e si fa^ 
il canm 
dell’alil 
punto ( 
seconda 
= 180° 
bisogna 
Essei 
gnare a 
dell’alh 
nocchia 
riportei 
viti di 
Ripei 
esiste a 
petendi 
Ad e 
ad ogn 
ogni st 
potrani 
gli erri 
nano a 
zioni, ( 
La q 
tate co 
come s 
nel pre 
(1) La 
allo stes 
leg-gendc