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i errori di
e generale
li misurare
eccentrico,
?sto metodo
>ri predetti,
¡e generale
correzione
tta già una
operazioni
e insegnate
‘nienti
’errore per-
i in questa
iollimazione
raduazione.
nua con le
, una posi-
) all’altezza
argano, per
ii corpo è
Ila vista ed
do l’oculare
ione dei fili;
ninocchiale,
ben distinta
3.° Usando delicatezza e tatto fine nel maneggio
dello strumento e nel manovrare la vite di richiamo
dell’alidada e quelle di correzione della livella. E buona
norma anzi, nel puntare i singoli segnali di uno stesso
strato, di arrestare il cannocchiale in modo che l’im
mersione di quelli nel reticolo di questo, avvenga
sempre col moto nello stesso senso della vite di ri
chiamo.
Le imperfezioni nelle letture si attenuano:
1. ° Prendendo, all’atto della lettura, una posizione
comoda e naturale rispetto al microscopio.
2. ° Aggiustando bene il micrometro alla vista ed
il microscopio alla distanza, come si è spiegato nel § 34.
i? 37. — Delle cause d’ errore dipendenti
dall’¡strumento.
Queste possono essere:
1. ° Difetto di eguaglianza nei diametri dei perni
di rotazione del cannocchiale
2. ° Errore di eccentricità del cannocchiale rispetto
l’asse generale del teodolite.
3. ” Le residue scorrezioni degli assi; cioè non
perfetta orizzontalità dell’asse di rotazione del can
nocchiale e non sicura perpendicolarità di quello di
collimazione al precedente, di cui già al § 35.
4. ° Errore di eccentricità dell’alidada.
5 ° Errore nella graduazione.
Gli errori dipendenti da queste cause si eliminano
impiegando particolari metodi di osservazione.
Così quelli l.°, 2.° e 3.° sono eliminati dall’uso si
stematico della regola di Bessel.
Quello di eccentricità dell’alidada, dalla doppia let
tura ai due microscopi opposti.
Il 5.° finalmente si attenua adoperando parti diffe
renti della graduazione nella misura di uno stesso