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gine e lo si collima col cannocchiale nella sua posi
zione ordinaria (cannocchiale a destra, come si dice)
eseguendo e registrando le letture sui due microscopi
opposti. Poi, rotando l’alidada nel senso positivo della
graduazione, si puntano successivamente i segnali nel
l’ordine in cui si presentano a giro d’orizzonte, leg
gendo sempre e registrando i corrispondenti angoli
di direzione.
Capovolto quindi il cannocchiale intorno al suo asse
orizzontale (cannocchiale a sinistra), si ritorna alla
collimazione sul punto d’origine (si potrebbe anche
partire dall’ultimo punto colliinato retrogradando fino
a quello d’origine, e sarebbe meglio), si esegue e re
gistra la lettura corrispondente e quindi, col moto
dell’alidada, si ricollimano nello stesso ordine gli stessi
punti, leggendo e registrando i corrispondenti angoli
di direzione.
Al termine di queste operazioni si dice di avere ese
guito o compiuto uno strato di misurazioni. Gli altri
susseguenti si effettueranno nell’identico modo, avendo
cura ad ogni strato, di correggere la verticalità del
l’asse generale — centrando la bolla quando se ne av
verta uno spostamento — e mutare la zona del lembo.
Per tener conto nelle misurazioni angolari, dello
stato atmosferico l'escluso il caso di stato eccezionale
per soverchia nebbia o nubi; che allora non si ese
guono misurazioni), bisognerebbe effettuare i varii
strati di misure in differenti ore e giorni, onde eli
minare ogni influsso dovuto alle fasi dei segnali; ossia
al loro grado d’illuminazione. Se questa però è un’altra
cura inerente alle osservazioni di alta precisione, non
occorre addarsene nelle misurazioni catastali.
§ 89. — Osservazioni angolari.
Le misurazioni angolari si effettueranno, nei limiti
del possibile, contemporaneamente alla ricognizione
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