che le fortezze, tutte di tipo antico medioevale e in gran parte
cadenti e rovinate, richiedevano una radicale opera di restaura-
zione, basata .sui nuovi principî, che si erano di già affermati
molto nettamente in quel primo quarto del secolo XVI, e fra
tutte, urgevano maggiori lavori a quelle della frontiera francese.
Tra le prime ricognizioni eseguite dal ‘Tadino furono quelle di
Pamplona e di San Sebastiano, effettuate nel dicembre 1523, dopo le
quali l’imperatore lo volle stabilmente al suo servizio, creandolo
diceva il decreto di nomina, “ capitano generale dell’artiglieria di
Spagna e di Aragona e di tutta quella che sarà negli eserciti spa-
gnuoli che troveransi comandati da noi il Re in persona, con stipen-
dio di 2000 ducati d’oro annui, con soprastanza su tutti gli artiglieri,
maggiordomini ed ufficiali della detta Arma in Spagna, Aragona ed
ovunque si trovi il Re, e ciò sì per il comando militare che per l’am-
ministrazione ,,. Evidentemente tale comando esercitavasi anche in
Lombardia e in Napoli ed estendevasi, come era uso in quei tempi,
non sulle sole quistioni delle artiglierie, ma anche su quelle delle
fortificazioni.
Difatti subito dopo l’imperatore incaricò il ‘Tadino di studiare
il rafforzamento della fortezza di San Sebastiano, sul Golfo di Bisca-
glia, la quale era piazza di frontiera ed anche ottimo luogo di sbarco.
La deliziosa cittadina, residenza estiva molto in voga sin da quei
tempi, era situata ai piedi del monte Orgullo sopra una piccola peni-
sola, e comprendeva, allora, la sola parte vecchia della attuale città,
cioè quella più addossata al monte tra due ridenti seni di mare; essa
era esposta a facili sorprese per lo stato cadente delle sue difese
medioevali, nonostante che un’alta torre dal monte Igueldo, di fronte
all’abitato, sorvegliasse le acque lontane. La fortezza aveva già subìto
varì assalti dai Francesi: uno nel 1476, dopo il quale le mura erano
state riattate e anche rafforzate con l’aggiunta di un castello e di
una alta torre; ed un secondo nel 1517, che fallì, soprattutto perchè
Ad.