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all' ascissa verticale corrispondente. Applican
do in seguito questo principio ad una cicloi
de rovesciata , il cui asse è verticale, trovò che
un corpo pesante , che parte da qualsivoglia
luogo dell’ arco cicloidale , arriva sempre nel
medesimo tempo al punto più Lasso , o all’
estremità inferiore dell’ arco . Questa notabi
lissima proposizione rinchiude ciò che chia
masi ordinariamente il tautocronismo della ci
cloide : essa sola sarebbe bastata per fare la
fortuna d’ un geometra .
Leggi della comunicazione del molo.
Dal moto d’ un corpo isolato , sì passò
all’ esame de’ movimenti che più corpi si co
municavano nell’ agire gli uni sopra gli altri,
o colla percossa , o colf interposizione di
leve, di corde , ec. Il più semplice dì questi
problemi era quello d’un corpo che va a per
cuoterne un altro in quiete , o che fugge in
nanzi ad esso con minore velocità , o che gli
viene incontro . Cartesio , ingannato da’ suoi
principi metafìsici, che lo avevano condotto a
supporre che nel mondo esiste sempre la me
desima quantità assoluta di moto, concluse
che la somma de’ movimenti dopo 1’ urto era
uguale alla somma de’ movimenti avanti l’urto.