della sua nazione , fondalo sopra un’ ipotesi
cl’un anno troppo lungo di circa undici mi
nuti , immaginò d’aggiungere sette volte di
seguito un giorno ad ogni guari anno , e poi
un giorno al quinto anno : il che è la stessa
cosa come se si fosse intercalato un giorno
ad ogni trentesimo terzo anno . Questo siste
ma , che molto si accosta al vero, fu adotta
to e conservato da’ Persiani .
Molti imperatori di quella nazione pro
tessero fortemente 1’ astronomia . Era que
sta una specie di religione dello stato. Un
autore greco , per nome Ciiioniade , che vi
veva nel decimoterzo secolo , riferisce che i
Persiani erano talmente gelosi delle loro co
gnizioni in questa parte , che era vietato da
mia legge di comunicarle agli stranieri , eccet
tuati certi rarissimi casi sottoposi! alla deci
sione degli imperatori. Questa proibizione era
fondata sopra una profezia, la quale portava
che i cristiani rovescerehhero un giorno
l’impero persiano con mezzi presi dalla scien
za dell’ astronomia. Chioniade ebbe egli me
desimo molta difficoltà ad essere ammesso
alle lezioni degli astronomi persiani, sebbene
fosse stato molto raccomandato dall’ impera
tore di Costantinopoli, unito allora per amici
zia ed interesse eoa quello di Persia . Da