Full text: Saggio sulla Storia generale della Matematiche (Tomo Terzo)

cimo , lo facevano ricercare nel mondo da: 
tutte le parti. Sventuratamente per le scienze, 
egli si dedicò troppo a queste ricliieste : im 
pegnato nelle cene , nelle veglie , ed in un 
genere di vita di’ egli voleva e non poteva 
conciliare colle sue ordinarie occupazioni , la 
sua salute si alterò , e morì, giovane ancora , 
benché fosse altronde d'una buona costitu 
zione fisica. D’Alembert, forte didìa sua pro 
pria superiorità, sdegnava le lodi di tradizio 
ne , e non sentite . Uomo eccellente , amico 
tenero e compassionevole , benefattore gene 
roso , ebbe tutte le virtù essenziali. I difetti 
che gli sono stati rimproverati avevano la loro 
sorgente in un fondo di brio e di piacevo 
lezza , alla quale si abbandonava qualche vol 
ta , senza serbare le misure della moderazio 
ne e della prudenza . Egli ricusava con una 
fredda accoglienza gli adulatori o gli impor 
tuni cbe venivano ad assediarlo : amo piatto- 
sto, egli diceva, di essere incivile che annoiato. 
Non domandando mai nulla agli uomini in 
carica , egli si era riservato il privilegio , che 
possedeva nel più alto grado , di dar loro 
finalmente il ridicolo, quando lo meritavano. 
Con tali principi e con tale condotta , egli si 
fece moltissimi nemici. Alcuni uomini di let 
tere , bassi e gelosi, non gli perdonavano di
	        
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