Full text: Saggio sulla Storia generale della Matematiche (Tomo Terzo)

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di fare sparire interamente l’aberrazione ¿1 
sfericità, col comporre gli obbiettivi con due 
vetri , il cui spazio intermedio fosse pieno di 
acqua ; ma non si rileva cb’ egli abbia posta 
quest’ idea in esecuzione , nè cbe abbia cer 
cato d’impiegare il medesimo mezzo per cor 
reggere l’aberrazione ili rifrangibilità . Vi è 
di piti : il rispetto dovuto alla verità non ci 
permette di tacere cbe l’inesattezza d’ una 
delle sue principali proposizioni fece per lun 
go tempo un ostacolo alla perfezione di que 
sto ramo delia diottrica , come presto ve 
dremo . 
Telescopio gregoriano . 
I geometri ed i costruttori ottici dispe 
rando di potere far perdere ai vetri diottrici 
i colori dell’ iride , cbe turbano la visione , 
non vedevano altri mezzi, per rimpiazzare i lun- 
glii cannocchiali , imbarazzanti a maneggiar 
si , e soggetti ad incurvarsi , die i telescopi 
catadiottrici, capaci altronde di effetti ancor 
maggiori. Si sa che vi sono due specie prin 
cipali di questi telescopi , quello di Cregori 
e quello di Newton : tutti i mezzi che in ap 
presso si sono impiegati , per perfezionarne 
la costruzione e buso, non ne cambiano pan-
	        
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