Full text: Saggio sulla Storia generale della Matematiche (Tomo Terzo)

Sii) 
piano che la rin>anda all’ occhio dell’ osserva 
tore , per mezzo d’una lente interposta ed 
adattata ad un’apertura laterale fatta nel tubo. 
Con questa disposizione, gli oggetti non sono 
veduti direttamente ; e per accelerare le ope 
razioni , si adopera un cannocchiale laterale 
che serve a dirigere 1’¡strumento verso il luo 
go del cielo che si vuole osservare. Qualun 
que sieno i cambiamenti e le perfezioni che 
si possano apportare alla costruzione de’ tele 
scopi , le grandi dimensioni che loro bisogna 
dare , il loro peso , la difficoltà di maneg 
giarli , ed i prezzi esorbitanti che costano , 
non permettono di farne uso nell’ astronomia 
corrente ; si debbono riservare per le osser 
vazioni che richieggono una gran quantità di 
luce , come , per esempio , per discoprire 
nuovi pianeti , nuove stelle , ec. Quindi gli 
astronomi hanno desiderato che si perfezio 
nassero i cannocchiali diottrici, e che si tro 
vasse finalmente qualche mezzo per sostituire 
ai lunghi cannocchiali degli altri più corti , 
ma però capaci presso a poco degli effe*ti 
medesimi .
	        
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