JjìcCol foro , in nna camera oscura : a poca
distanza dal foro, egli situò un prisma di ve
tro , le cui facce erano perfettamente piane ;
lo spigolo era abbasso in una situazione oriz
zontale ; a canto della faccia più vicina al
foro, egli adattò , col cemento una piastra di
vetro , che faceva con questa faccia un se
condo prisma volo, aperto in alto, nel quale
pose deli’ acqua; il tutto era disposto in modo
che la rifrazione prodotta dall’ acqua fosse
distratta dalla rifrazione nel prisma di vetro ,
e che i raggi emergenti fossero paralleli ai
raggi incidenti . Tutto questo apparato era
quindi lo stesso come nella proposizione con
troversa ; ma il colore de' raggi emergenti
non fu già bianco, come Newton aveva asse
rito ; pel contrario , 1’ orlo inferiore del sole
era fortemente tinto dì azzurro , e 1’ orlo su
periore era d’un colore rossastro . Laonde
Dollond riconobbe da principio che 1’ acqua
non disperde i colori tanto quanto il vetro ,
a rifrazioni eguali ; indi, avendo variato 1’ an
golo al vertice del prisma d’acqua, per modo
tale che la dispersione de’ colori fosse la me
desima ne’ due casi , trovò che allora le due
rifrazioni non erano eguali. Tutte queste os
servazioni fecero ritornare Doilond al progetto
<T Eulero, s più non dubitò eh esso non po-