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detto Pífano, fù grandiffirno Geometra,
& Aritmetico. Peregrinò lungo tempo in
Paefi Orientali, e da gl’ Àrabi medefimi
apparò l’Algebra, e tornato in Italia ne
fcriife un degno volume, il quale non è
però mai ufcito alla luce. Scriiiè anco un*
libro de numeri quadrati, che il Xilandro
tiene, eh’egli prendeife da Diofanto.
Compoi e anco un nobiliifimo libro Geo
metrico, il quale fi conferva manuferitto
nella libraria Feltria d’ Urbino, il quale
Federico Comandino era per publicare, fe
non fofie fiato prevenuto dalla morte.
Delle cofe di Leonardo fi valle fra Luca
dal Borgo, & à giorni nofiri Nicolò Tar
taglia Brefciano,
TOMASO Branduardino, overo, co- 1411
me altri fcrivono Bravardino Inglefe, fu
gran Teologo, e trattò di cofe Teologiche
profondiifime, come fono della Trinità,
della Preicientia, & altre cofe tali, e fcrif-
fe dottamente contro i Pelagiani. Compi
lò una fortuna di Teologia, & altre opere.
Attefe egli alle Matematiche felicemente.
Scriilb de principii Geometrici, libri di
Aritmetica, e della quadratura del circolo.
PIETRO d’Aliaco di natione France- 142 j
fe Teologo, Filofofo, e Matematico, e
Dottore Parigino icrifle molte opere in
ciafcuna delle dette profeilìoni, e partico^
M lar-