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fe poeticamente dell'ÀUrologia 5 ne quali
libri, come nota Plutarco, fi sforzò per via
di raggioni perfpettive, e fpecolari di ren
dere la caufa delle macchie della Luna.
112 NICETA Siracufano , come feri ve 328
Teofraito, era d’opinione, che il Cielo,
il Sole, la Luna, e le Stelle, e tutte le co-?
fe di fopra fteifero ferme, e la Terra fola
fi moveife in giro. L’ifteifa opinione avan
ti haveva havuta Filolao, nella vita di cui
Laertio, ò chi traduife, chiamano il no-
ftro Hiceta in vece di Niceta, fe però, co
me io ftimo, non vi è menda nel tefto.
115 TEOFR ASTO Erefio figliolo di Me- 318
lanto, auditore di Platone, & indi d’Ari-
Piotile, hebbe piena cognitione di tutte le
Matematiche, onde, oltra l’altre infinite
opere, che egli fcriife nell’altre profeifio-
ili , connumerate da Laertio nella Vita di
lui, compofe quattro libri dell’ hiftoria
Geometrica , fei dell’ hiftoria Aftronomi-
ca, uno dell’argomento dell’hiftoria Arit
metica . Succede nella Scuola al fuo Mae-
ftro.
115 ^ EUDEMO Rodiotto fu difcepolo d’ 316
Ariftotile,attefe alla Filofofia,& alle Ma
tematiche, fcriife, come nota Proclo, un
libro dell’Angolo. Oltra l’altre opere fue
fcriife l’hiftoria naturale, la Geometrica,
e 1’ Àftrologica 3 quelle arrivarono fino a 1
G 2 tem-