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fua grandezza ad Augnilo, efTendo egli
ancora giovinetto, laonde fece battere, ef-
fendo fatto Imperatore, le Medaglie con
fafcendente del Capricorno, fotto al quale
egli era nato con si felice ventura.
184 NIGIDIO cognominato Publio gen- 42
tilhuomo Romano attefe alla Filofofia, al
la Medicina, & alf Aerologia . Scriife
molte opere gra[natiche, fifiche, & appar
tenenti alf Arufpicina } vvole Eufebio,che
egli foife Mago 5 ma che egli foife Ailro-
logo, e valente ne giudicii è chiaro, per-
cioche prediife egli ad Ottavio Padre di
Augnilo la grandezza del figliuolo pur al
lora nato. E fàmofa la ruota del vafajo gi
rata da lui per render la raggione delle va
rie inclinationi de Gemelli. Scriife Nigi
dio i Fenomeni, ò libro della sfera alf ele
vatione d’Egitto, e della Grecia, chia
mando i fenomeni Egitii sfera Barbara à
differenza della Greca} nei detti libri imi
tò Arato, e fcriifevi de pronoflichi delle
mutationi de tempi. Fu amiciifimo di
Marco Tullio, & eifendo in eifilio al tem
po, che Cefare prefe YImperio, fù conio-
iato da lui, promettendogli la liberatione,
la quale non ottenne, anzi fe ne morì ban
dito.
191 M. VITRUVIO Pollione Architetto r 4
famofiffimo è incerto di qual Patria fi foi
fe.