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rioni, e nelle foiurioni non per arte ch'egli
v uiaife, ma per grandiilima acutezza d s
ingegno, e bontà di natura. A coitui de
dicò Pappo alcuni libri' degli otto delle
CollettionL
292 PROCLO Licio trasferito in Atene
feceil difcepolo di Plutarco, di Neilorio
gran Platonico, e di Siriano, & Olimpio-
d oro o tt imi Per ¡patetici. Giovami i Zona
ta vuole eh' egli udiile anco Jamblico il
gran Pitagorico. ScriiTe in tutte le facol
tà volumi acutiffimi, cioè nella gramma
tica, e nella fiiofofìa. Commentò T opere,
e i giorni d Heiiodp, e fcriiTe alcuni hin
ni miilerioii fopra il Sole, e Venere, per
cagione de quali dal Giraldi vien connu
merato fra i Poeti . ScriiTe opere morali
della buona educatione, della buona di-
fciplina, e del modo del vivere. ScriiTe
ancora commentarii dotriifimi fopra i Dia
loghi di Platone., Scrifse una fuccinta dif-
putatione del moto.. Scrifse un libro del
le caufe, e commentarii fopra i libri d’Ari-
fiorile. Publicò molte opere intorno alla
Teologia etnica, imitando Pitagora, Pia*
tone, Piotino, & altri. Fu nemico della
Religion Criitiana, e fcrifsele contro,alT
©biettioni di cui. rifpofe G. Gramatico.
Nelle Matematiche lafciò ferirti quei no*
MilÌlmi commentarii fopra il primo d’ Em
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