32
GIUSEPPE BIRARDI
Le formule impiegate per il calcolo sono essenzialmente quelle che compaiono
nella prima parte del modello allegato i. Se oltre ai due punti d’asse si dispone di
altri punti noti, i coefficienti per la planimetria vengono ricavati mediante com
pensazione, con le formule nel citato studio ( 1 ), programma 400. Una serie di con
trolli automatici, basati sul raffronto fra coordinate strumentali e coordinate ter
reno nei diversi riferimenti fotografici dei punti multipli, segnala eventuali errori
grossolani nella determinazione e identificazione dei punti, o nella trascrizione delle
rispettive coordinate.
I dati di ingresso (input), trascritti a mano su apposito modello (v. allegato
5), vengono perforati su schede. Essi comprendono per ciascun tronco :
— una scheda di testata, con istruzioni e dati relativi al calcolo da eseguire
(tra cui il coefficiente per la correzione di sfericità alla scala del modello, e le tol
leranze pianimetriche ed altimetriche per i controlli automatici sopra accennati) ;
— un certo numero di schede per i punti noti (al più 15) e per i punti d’asse
(al più 2, con 3 riferimenti ognuno), ciascuna riportante il numero distintivo del
punto, le coordinate strumento e le coordinate terreno ;
— un certo numero di schede per i punti T (al più 20), ciascuna riportante
il numero distintivo del punto e le coordinate strumento.
I dati di uscita (output) vengono perforati su schede. Essi sono costituiti, per
ciascun tronco :
— da una scheda di testata, riportante il numero distintivo del tronco, il
numero dei punti T, i coefficienti per la trasformazione delle coordinate ;
— da tante schede per quanti sono i punti T, ciascuna riportante il numero
del punto, le sue coordinate strumentali, le sue coordinate pianimetriche trasformate,
la sua quota a meno della rotazione x> l a sua distanza D dall’asse del tronco.
Prima di proseguire il calcolo con il programma BL2, le schede di uscita di
tutto il blocco vengono passate alla macchina selezionatrice, che le riordina dispo
nendo una di seguito all’altra le schede relative ad uno stesso punto T nei vari
tronchi cui appartiene (4 al più) ; dopo di che esse vengono trascritte in chiaro.
In tal modo si può fare a vista un raffronto fra le coordinate delle varie provenienze
— che nelle ipotesi del par. io non devono differire gran che fra di loro — al fine di
individuare ed eliminare eventuali errori grossolani che fossero sfuggiti ai precedenti
controlli.
b) Programma BL2 — esegue le operazioni c) e d) del par. 7, e cioè il calcolo
in blocco delle rotazioni e la correzione delle quote dei punti T per le stesse ro
tazioni.
Nel calcolo deve essere impostato e risolto il sistema normale derivante dal
sistema d’osservazione 4). A tal fine i punti T l di un tronco qualsiasi devono essere
accoppiati con i corrispondenti punti Ti dei tronchi adiacenti (al più 3), in modo
da formare i coefficienti dell’equazione d’osservazione relativa a ciascun accop
piamento ; devono inoltre essere formati gli analoghi coefficienti relativi ai punti di
quota nota. Stante la limitata capacità di memoria del calcolatore a disposizione,