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4. — CALCOLI, MISURE E TARATURE PREPARATORIE AL CONCA-
TENAMENTO.
4:1 — LETTURA DELLE IMMAGINI DEL CRONOMETRO SULLA PELLICOLA.
Queste sono state effettuate prima di fare le letture al fotogoniometro. In
pratica si possono fare nello stesso tempo poiché il fotogoniometro é dotato di ap-
posito oculare che consente di effettuare le letture dell'ora nella stessa posizione
in cui si effettuano le misure solari (2.3).
4.2 = MISURE FOTOGONIOMETRICHE.
Le misure alla pellicola del periscopio a mezzo del goniometro descritto sono
state ripetute tre volte per saggiare il grado di precisione ottenibile sia dal film
sia dal fotogoniometro. Da esse si é ricavato direttamente per ogni fotogramma,
l'angolo 8 (azimut solare rispetto all'asse Y dei repéres) e distanza radiale v. Il
valore 7 é stato moltiplicato per il coefficiente 0,815 ed al prodotto & stato aggiunto
il valore complementare dato dal grafico ottenendo cosi il valore dell'angolo ver-
ticale Z, (distanza zenitale periscopica).
4.3 — CALCOLI SOLARI.
Essi com'é noto, tendono ad ottenere per ciascuna presa le coordinate altazi-
mutali solari (Z, , 0,).
5i tratta di risolvere un triangolo di posizione (zenit-polo-astro) essendo noti
l'angolo orario, la latitudine e la declinazione solare. La conoscenza dei primi due
elementi é legata oltre che all'ora astronomica in cui la fotografia é stata eseguita,
alla conoscenza delle coordinate geografiche del centro (nadir) di ciascun foto-
gramma. Dato che l'approssimazione richiesta é dell'ordine di 1° la posizione del
nadir (@ + 1 km circa) si puó ricavare anche per semplice interpolazione fra le
basi note.
La precisione della conoscenza del tempo dell' istante di presa si puo ritenere
del decimo di secondo di tempo e quindi 1", 5 di arco sessagesimale. Questo errore
incide essenzialmente sull'angolo orario del triangolo di posizione (?), ed esso pud
considerarsi come originato da un errore della stessa entità, ma in senso opposto,
della longitutine del punto di presa. Si conclude che l'errore commesso con la determi-
nazione di tempo é largamente compreso in quello della stima delle cooordinate
geografiche del punto di presa.
In questa sede sperimentale si sono ricavate esattamente le coordinate geogra-
fiche dei nadir della esistente carta al 25 000 per metterle in confronto con i valori
ottenuti per interpolazione. Gli scarti, veramente piccoli, hanno confermato l'am-
missibilità del procedimento di interpolazione.
Anche nei riguardi dei calcoli solari, mentre in un primo tempo essi sono stati
effettuati ogni 5 fotogrammi, nelle ultime prove sono stati limitati a 3 fotogrammi,
e precisamente uno all' inizio, uno al centro ed uno in fondo alla strisciata. A questo