di notti, non mancherebbe d’accorgersi che le macchie lunari
variano, ed una macchia collocata, ad esempio, nel mezzo
del disco, ha, qualche sera dopo il primo quarto, un’appa
renza leggermente diversa che nel plenilunio o nelle sere
precedenti l’ultimo quarto. Dal riprodursi periodico di simili
fenomeni l’osservatore conchiuderebbe esser la superfìcie
lunare occupata da alti monti che gettano forti ombre, e
ciò — s i noti — senza che nessuno dei detti monti arrivi a
farsi distinguere direttamente.
Ci sembra dunque lecito riprometterci anche per Marte
qualche insegnamento dal paragone dei diversi aspetti di
ciascuna macchia. Io ho applicato questo metodo di esame
ai canali e con esito forse non interamente nullo, essendo
riuscito ad accorgermi che i canali hanno origine dal rischia
ramento parziale di macchie molto maggiori, le quali, viste
intere, nulla avrebbero di anormale o di meraviglioso. Anche
i canali dunque, in conformità a quanto l’analogia lunare
suggerisce, sono da classificare fra gl’inviluppi ottici. Essi
sono, in ciò, paragonabili alle linee di maggior ombra che
l’occhio nudo scopre nella Luna, e non alle vere linee lunari
rivelate dal telescopio.
2. Le variazioni delle macchie di Marte possono in tanto
prestarsi all’analisi delle macchie stesse, in quanto le rite
niamo d’ordine puramente ottico. Variazioni reali se ne pro
durranno anche, ma occorre grande cautela nel giudicarne.
Se dalle variazioni delle macchie lunari, viste senza tele
scopio, volessimo conchiudere che la Luna varia, commet
teremmo un grande errore. Dobbiamo guardarci dal com
mettere un simile errore per Marte. Questa considerazione
aprioristica appare a me pienamente confermata dal concetto
ch’io mi son fatto della superfìcie di Marte. Marte è coperto
da una fìtta granulazione di macchiette di diverso colore,
separate da intervalli chiari. Questi ultimi si comportano
come le facce d’un cristallo, le quali risplendono molto o
nulla, a seconda dell’angolo d’illuminazione e della posizione
dell’occhio. Così, la luce solare riflessa, in Marte, dagli spa-